sabato 18 dicembre 2010

Oggi...

...oggi è un mese esatto che sono atterrata a Buenos Aires. Argentina. Il tempo è volato, davvero.
Se devo fare un primo bilancio devo dire che sono pienamente soddisfatta di come il tutto sia andato fin'ora. L'entusiasmo che avevo e che ci ho messo in questo viaggio, per partire in primis, non mi ha ancora lasciata nonostante possa aver avuto e ci siano stati dei momenti più o meno difficili e sconforti più o meno grandi. Ma anche quelli erano in previsione e facevano parte del gioco.
Oggi è meno caldo dei 31° di ieri. Questa notte ha piovuto, per fortuna, e l'aria si è rinfrescata e lavata da tutto il pulviscolo e lo smog della città. Ci sono ancora tante, troppe, macchine e furgoncini vecchi, con marmitte rotte e probabilmente con motori che vanno ad olio per lampade come carburante che girano la città. E le nuvole di fumo denso e nero che lasciano ad ogni partenza sono un ottimo allenamento per battere i futuri record mondiali di apnea. Altro che marmitte catalitiche dell'Unione Europea...
La pioggia di questa notte batteva sui vetri della terrazza. Era una pioggia dalle singole gocce chiare e scandite. Come le gocce che battono sulle tende nei campeggi. Una ad una le puoi distinguere e lasciarti cullare dal suono, se vuoi. Oppure no.
Ieri sera mi sono addormentata pensando che oggi sarei andata al Tigre, anche se una sveglia non l'avevo messa, ma preferivo andarci con il sole che oggi però non c'è. Quindi niente. Pazienza.
Sì, la temperatura oggi è decisamente calata...
...
Quante cose sono successe in un mese. Quante ne sono cambiate. Arrivi ad un punto dove la vita ha una velocità, poi cambia, si velocizza... ma di una velocità bella, una velocità rapida, una velocità che ti fa solo vivere più cose, vedere più cose, provare più cose, capire più cose.
Che ti fa cominciare a far fare colazione con il mate invece che con il caffè, ad esempio :) e che ti fa ripetere che sì, Giulia, avresti dovuto comprartelo il thermos piccolo per il Mate, così eviteresti di fare tutto quel macello con l'acqua ogni volta!!
Che ti fa capire che gente sorridente al mondo ce n'è... e molta. 
Argentina, che paese enorme... l'altra sera alla cena mi raccontavano di alcuni spostamenti che i ragazzi hanno fatto. Per viaggio e per lavoro... sono distanze che non possiamo immaginare. Mi raccontavano di ore, ma ore!, di nulla e niente da attraversare per raggiungere altri posti e città. Una strada e attorno nulla, deserto, sassi, polvere e arbusti. No, noi italiani non ce le immaginiamo distanze così.
...
Devo assolutamente trovare una ricetta attendibile per le enpanadas, così pure per l'humita... No, non posso lasciarmele sfuggire.

2 commenti:

  1. Ciao!
    Mi è piacuto molto leggere tutto questo di Buenos Aires.
    Io sono Argentina ma studio l'italiano da un tempo, mi piace tantissimo.
    Le tue parole sono molto chiare e facile di capire per me!
    Mi piacerebbe poter parlare con te, dato che andrò in Italia tra poco qualche consiglio suo sarà di molto aiuto.
    Grazie!
    Saluti,
    (scusa se ho scrito male)
    Gise

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  2. Ciao!
    Mi è piaciuto molto tutto questo che hai scritto su BS.AS.
    Io sono Argentina, ma studio l'italiano da un tempo,mi piace tantissimo.
    Mi piacerebbe poter parlare con te, dato che andrò in Italiana tra poco, e qualche suo consiglio sarà di molto aiuto per me.
    E se tu, sei ancora in Argentina, possiamo trovarci.
    Grazie.
    Saluti,
    (scusa se ho scritto male)
    Gise

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