sabato 27 novembre 2010

Soledad!

Soledad, significa solitudine. Ma Soledad è invece il nome di una ragazza, o donna visto che ha la mia età, conosciuta questa sera. Preferisco tradurre il suo nome per assonanza, piuttosto che per significato... e tradurlo come "soleggiata" visto il sole che ha nel volto, nelle parole e nel modo.
La cena tra "italiani" è andata molto bene, e mi si è confermato ancora di più quanto il viaggiare apra la mente...
Bella cosa lo spostarsi, il confrontarsi... L'Argentina... mah!? di certo un mondo di possibilità.
Dopo una cena buonissima (ovviamente di carne!!), Soledad propone una milonga. Diversa da quella dove sarei voluta andare io dopo cena, ma lei mi pare così convinta, così sicura e io non esito nel seguirla. Sono l'unica che balla tango di noi cinque... ma con Soledad non ho voce in capitolo. Non voglio averla. Mi fido.
Usciamo dal ristorante che sta in Av. Santa Fe, 1876 e con un taxi (direzione Sermiento y Medrano) ci dirigiamo verso la Milonda La Catedral.
Rivelazione!! Questo posto è un mix tra una milonga e un centro sociale. Una milonga e un locale autogestito... è bello, vero, ricco, accogliente. Qua il Tango sembra quello vero, quello nato tra il porto e i sobborghi della città. Dove l'etichetta e il codigo degli anni del tango si sono diluiti lasciando però spazio ad un tango più spontaneo che, secondo me, riconduce più alle origini di quello codificato. Sì, perché il tango, ovviamente, è anche improvvisazione, spontaneità, essere.
La compagnia durante la serata è stata ottima. Peccato la macchina fotografica non fosse con me. C'è stata pure un bella esibizione di musica di tango, bella, suonata dal vivo... una chitarra e un'armonica. Poesia. Dove, grazie ad un provvidenziale invito, ho potuto ballare queste belle musiche interpretate per noi.
In questo posto tornerò. Non solo per l'atmosfera, ma perchè due foto in croce se le merita. Almeno come ricordo!! 
(foto non mie, ma per rendere l'idea)

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