lunedì 29 novembre 2010

Porteno y Bailarin

Pure questa è una milonga e parlerò nuovamente di tango. Portate pazienza, oltre alla voglia di sole, il tango è un altro dei motivi principali di questo viaggio... 
Porteno y Bailarin, Riobamba 245, tra Sermiento e Peron, zona Balvanera.
Ieri sera il mio umore non era al massimo per ballare, ancora stanca dalle 5 ore di tango della sera prima e da tutto il pomeriggio a zonzo per San Telmo. Nonostante ciò mi preparo ed esco...
Arrivo in milonga verso le 22.45, non c'è molta gente... cerco un tavolo non riservato e mi siedo.
Nel giro di pochissimo la sala si riempie così pure i vari tavoli... La gente balla. La gente balla molto bene... Tutti con un elegante estilo milonguero (per intendersi è lo stile più vicino, piccolo, fatto di piccoli passi, quasi fermi lavorando molto sui giri) io guardo e faccio foto. Per fortuna la bimba questa volta l'ho portata.
Nessuno mi invita. Provo a mandare un messaggio al signore della sera precedente, credito esaurito... Ah benon! Aspetto. Fotografo. Guardo... Mi dico ahia, qua le coppie son già formate e in più mi rendo conto di essermi seduta sul posto sbagliato, visto che da lì non potrò mai incrociare sguardi maschili... Mannaggia. 
Poi anche l'atmosfera era strana... 
Ad un certo punto, miracolo, un tizio seduto accanto a me mi chiede di ballare. Un americano che non ballava pure bene. Di quello che "diceva" ballando si capiva poco o niente. Poi mi racconta che balla da 12 anni... panico, allora forse sono io, mi dico. 
Fortunatamente dopo un po' un altro signore mi chiede di ballare. Renè il suo nome, stazza, viso e abbronzatura da marinaio. E qui le cose vanno decisamente meglio... Cominciamo con il milonguero per aprirci poi allo stile salon, più arioso e forse quello che la gente associa di più al tango.
A fine tanda scopro che Renè è italiano. Pensionato di Genova che fa l'estate in Italia e l'inverno a Baires... Invidia!! :) Renè però da moltissimi anni frequentava la città per lavoro... Un portegno acquisito, anche nel tango si sente.
Poi mi dice: "qua tutti ballano praticamente milonguero, ma tu sei più salon, dove è normale voler e dover anticipare per paura di non essere pronta. Ma il tango milonguero è più esigente e ti insegna di più, perché devi saper aspettare..."
...
Torno imbambolata al tavolo e mi annoto questa frase sulla salvietta. 
...
La serata continua ballando sempre con Renè e l'americano. 
Mentre ormai un po' stanca, me ne sto lì al tavolo pensando se andarmene o meno, un signore argentino mi invita. Oh, finalmente una tanda come si deve. Eccolo, lui, il tango, la musica che ti prende le gambe e l'unione con l'altro. Ecco l'abbandono. Ecco il trasporto e il dirsi sì sono qua, ti ascolto. Il signore argentino balla milonguero e io cerco di sfoderare la mia pazienza, e aspettare, e aspettare, e aspettare come diceva Renè. Finisce la musica ho il cuore caldo e l'anima serena. Mi dico che meglio di così non potevo finire. Ma non finisco, non ce la faccio, cedo ad un altro invito e anche questi balli volano bene e mi nutrono di un contatto con l'altro e il mondo...
Adesso però basta davvero. Ho i piedi a pezzi e sto benissimo. Mi cambio le scarpe. faccio due passi in direzione bagno e un signore mi ferma mi guarda i piedi e mi chiede di ballare, gli rispondo di no indicando i miei piedi senza scarpe. Con un sorriso unisce le mani come in preghiera e mi chiede per favore di ballare con lui. Una tanda sola. Di fronte ad una cosa del genere non posso dire di no. 
Ritornata al tavolo ricalzo le scarpe. Cominciamo a ballare. Lui mi fa volare ancora di più. Sono dei tanghi bellissimi. Senza nessuno sforzo mi conduce dove vuole, e io seguo, e io mi dono, e io mi affido. Alla fine di tutto mi dice di essere un maestro di Tango e che mi fa, praticamente: "poretta, ti ho vista ballare prima ed essere strattonata dagli uomini precedenti..."
Insomma, come si dice: essere vista, fermata e richiesta da un maestro di Tango non ha prezzo, per tutto il resto c'è mastercard!! 
(che poi questo maestro conosce --Dio che piccolo il mondo-- la mia prima maestra di tango di Venezia e che c'è pure stato a Venezia per delle esibizioni).
Grazie, Jorge "El Turco"!!











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