sabato 18 giugno 2011

11.000 km

Esattamente 11.178 chilometri la distanza tra Buenos Aires e Roma. In alcuni momenti, in alcuni giorni è una distanza che si fa sentire. Alcuni giorni strani dove la "solitudine" si fa concreta e tangibile e reale. Ti guardi da fuori, dall'alto, come se il tuo corpo diventasse un puntino rosso lampeggiante e lo vedi in un'area dell'Argentina, lejos, muy lejos (lontano, molto lontano) da dove proveniva.
Oggi sono passati sette mesi dal mio arrivo qua. Me ne rendo conto ora mentre scrivo, guardando la data sul computer... tranquilla, ancora nel mio letto sorseggiando caffé bollende... E mi rendo conto che il corpo è come se si ricordasse gli anniversari, sette mesi... forse è per questo che a ridosso di questa data una leggera nostalgia, in mezzo ai tanti sentimenti positivi che questa vita mi sta dando, si fa sentire.
La nostalgia e un gran desiderio di avere un teletrasporto è stato poi accentuato da una mail ricevuta dall'ex datore di lavoro che mi invitava al suo 50° compleanno, dove mi diceva che sapeva che mi avvisa molto a ridosso della festa, che sa che vivo in Argentina e che non potrò andare, ma metti caso che in quelle date io stia passando per l'Inghilterra, ecco, pensava che sarebbe stato bello invitarmi in ogni caso, magari, chissà, ci potevo essere, che gli avrebbe fatto piacere... Peccato che non sia così... 11.000km sono una distanza importante.
Lo stato d'animo di questi giorni è nato anche da un insieme di cose. Innanzitutto i ritmi. Buenos Aires è una città che richiede molta energia per poterla vivere, ha distanze grandi e ritmi calmi ma serrati... insomma, in parole breve, sto vivendo un po' di stanchezza. La settimana appena conclusa è stata molto intensa, la trasferta a Balcarce, per quanto entusiasmante ha pesato. La cosa bella è che una volta finito il rilievo, perché era tardi, si è deciso di fermarsi a dormire lì... wow, la mia prima notte spesata in albergo per motivi di lavoro. Mi piace!! :)
Però ovviamente sveglia presto, visita alla Municipalidad de Balcarce e rientro a Baires il giovedì... Senza sosta la sera si esce e poi di nuovo a lavorare la mattina nello studio terminando di lavorare alle 2 di notte nel bar... insomma, può capitare che l'umore a volte ne risenta e che i pensieri si accavallino e si ingrigiscano e che le nostalgie siano in agguato... ma passerà questo momento senza problemi, ne ho passati di molto peggiori.
Intanto al lavoro stanno continuando con le pratiche per i miei documenti, questo vorrà dire che alla fine di questo lungo processo avrò il mio "monotributo" come la nostra partita iva per fatturare il guadagno del proprio lavoro. Incredibile che la mia prima partita IVA della vita sia qua, a Buenos Aires. Qua, in Argentina. Sì, non è solo un modo di dire o retorica: l'Argentina è un paese generoso.
Pensare al ritorno è argomento costante delle ultime settimane, l'unica cosa certa è che devo tornare prima del 17 novembre, così per non perdere il ritorno che tengo... solo che la voglia di mettermi a guardare i voli per poi ritornare su, comparando prezzi, itinerari e compagnie non mi entusiasma molto... 
Qua è praticamente il 18 dicembre. Il 21 comincerà l'inverno solo che giovedì c'erano 22 gradi. Ieri non so ma credo qualcosa simile, oggi 19... fa caldo! La notte si cammina senza problemi, senza nessun freddo che ti entra nella pelle. 
Bene, credo sia giunto il momento di ributtarmi dentro Buenos Aires... Lunedì sarà feriado di nuovo, bene... giornata in tranquillità in arrivo.

3 commenti:

  1. ...magari può aiutarti, per una carica,... se pensi di tornare, sappi che trovi il nulla rispetto a ...vita.

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  2. un lunghissimo e fortissimo abbraccio
    M...a

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  3. dai giu', è magone da stanchezza. ci dormi sopra per bene e il bilancio ti apparirà in tutto il suo splendore. ;)

    saluti.

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