venerdì 25 febbraio 2011

3267 (más o menos)

Il 9 febbraio era il compleanno di Franca. Tutto cominciò da lì...
Una semplice gita in provincia a Pilar, vicino a San Antonio de Areco, a circa due ore di distanza da Capital Federal. Una gita per festeggiarla e passarla bene, poche cose con noi, il giusto per passare la notte. Gita che invece terminò con un viaggio di 3267 km.
15 giorni improvvisati in giro per l'Argentina.
Passammo la serata con pochi amici, mangiando un boccone a Escobar per poi ritrovarci la notte in Pilar, in un posto disperso di provincia, ad aspettare il collettivo che ci avrebbe portati a casa di Franca. Il primo collettivo utile era alle 1:45 di notte ed erano le 23. Ben 2 ore e 45 minuti dopo! Bel colpo!!
...
Mangiamo un gelato, ci beviamo una birra per ammazzare il tempo, ma più di due ore son lunghe da riempire... Capisco che lo spostarsi, qua, non è solo una cosa in mezzo ad un punto A e B, ma è vita. Son tempi così lunghi che nel mentre, la gente vive, accadono cose, accade vita. Così, terminata la birra ci sediamo al bordo della strada impolverata di Pilar, cani randagi ci passano accanto, non sembrano aggressivi, ci guardano e se ne vanno mentre noi ce la raccontiamo, e attendiamo, e aspettiamo, e ridiamo, e ci conosciamo sempre un po' di più. Fino a quando il collettivo arriva e ci riporta a casa... Un mate notturno farà compagnia ad altre chiacchiere.
L'indomani si decide di passarlo a San Antonio de Areco, al rio. Un pic-nic al bordo dell'acqua, sotto l'ombra degli alberi, poca gente, poco rumore, bimbi e ragazzi che giocano tra la corrente del rio. Risa.
L'ora del rientro si avvicinava pian piano, ma sempre troppo rapida per il bene che si stava. Un po' per scherzo un po' non ricordo come, nasce l'idea di non tornare... di continuare in direzione Cordoba, passando per Sarmiento dove c'erano alcuni conoscenti. Io non avevo impegni a Buenos Aires, la risposta dell'ultimo colloquio fatto non sarebbe arrivata prima delle settimana successiva, così mi avevano detto. Quindi ero libera. E così fu. 
Ritornati a Solisr, andiamo a comprare qualcosa da mangiare. Camminiamo due quadre di campo per raggiungere il chiosco più vicino. Due quadre di campo, immersi nell'oscurità di una notte e di un luogo senza luci. Il cielo è nero nero e zeppo zeppo di stelle.
Dopo mangiato, la dolce Franca comincia a tirar fuori roba da prestarci per poter affrontare il viaggio, una gonna, alcune maglie, un costume (che non si sa mai), una camicia e pantaloni. Sembra che non ci manchi niente, e sembra che davvero domani si parta...
E partimmo!!
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Direzione Serminto, prima tappa, dove ci compriamo un paio di alpargatas, e via di nuovo...
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3267 km, anzi di più...
con solo due zainetti, senza una mappa senza idea di dove andare, passando per Cordoba, Mina Clavero, Mendoza, San Rafael, una puntata a Villa Grande per terminare poi in Mar del Plata.
Passando per hotel da una stella, a tenda, a cabaña, a casa, a notti in pullman... improvvisando di volta in volta il destino.
A casa di Franca
Solis


San Antonio de Areco


2 commenti:

  1. Bellissima avventura e... bellissime foto!
    Baci

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  2. ciaooooooooooo, che bello ritrovarti, leggerti mi commuove sempre,questa meravigliosa avventura resterà per sempre nel diario della tua vita...
    e sarai " richissima "
    a presto
    ti abbraccio
    M...a

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