domenica 25 dicembre 2011

Natale!

Anche se è il secondo Natale che passo a Buenos Aires, l'anno scorso i festeggiamenti non li avevo vissuti, avendo passato la notte della vigilia in casa con cena e rito ebraico... non mi ero quindi accorta di cosa succedesse fuori.
Quest'anno invece, dopo una cena pomeridiana in famiglia Grisetti-Zabeo, siamo uscite.
Trovare una Baires deserta e silenziosa è stata un'esperienza surreale. Tutto il quotidiano rumore di fondo di questa splendida città era cessato. Nessuno che camminava, nessuna macchina per le strade, se non qualche solitario autobus vuoto. 
In questo giorno la giornaliera migrazione città-provincia non c'è stata, tutti se ne son stati in casa con la propria gente. Ognuno al suo posto.
Verso le 22.00 usciamo e raggiungiamo degli amici italiani che cenavano in uno dei pochi ristoranti aperti in San Telmo fino ad attendere la mezzanotte per gli auguri.
Allo scoccare delle 0:00 la città si è improvvisamente svegliata. Immaginatevi un capodanno, botti stile napoletano ovunque, fuochi d'artificio e gente per le strade, e ancora botti, rumori, sibili e luci, e ancora rumore festoso, fumo di petardi e scintille di luci colorate. Non oso immaginare come sarà la fine dell'anno!
Camminiamo con attenzione in una città in "guerra" alla ricerca di qualcosa di aperto... arriviamo in un locale vecchio e fuori moda, ma con all'interno e nell'aria un clima famigliare e così tanto natalizio che ha riscaldato il cuore. Una tavolata ormai usata e scomposta di uomini di mezza età, due tavoli da biliardo e nulla più. 
Il proprietario ad un certo punto ci porta un piatto di "panettone" appena tagliato. Un modo gentile e dolcissimo di condividere con noi questa notte di festa.
Che dire, tutto bene, no?

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