giovedì 18 agosto 2011

S'è arenato tutto

Dico, qua s'è arenato tutto... no, non parlo dell'Argentina ma di questo blog e del tempo e attenzione che gli dedico. Nonostante ogni giorno mi dica: "Cavoli, questo che è successo --o il posto visto, o la persona conosciuta, o l'esperienza fatta-- devo scriverlo sul blog!!", le parole non arrivano a riempire le pagine virtuali di questa specie di racconto.
Come si può spiegare l'onda che c'è a La Cigale e della splendida musica suonata dalla banda, il tutto dentro questa atmosfera tranquilla e a suo modo raffinata. 
Come spiegare le feste private di Mr "40 milioni di dollari di fatturato annuo" --che per privacy lasciamo in incognito-- con vista dal 16° piano, con cameriere che da ogni dove spuntano a riempirti il bicchiere. Impossibile vederci il fondo. 
Così come una serata improvvisata a Opera o al Niceto.
O a Le Bar o al teatro, cavoli, mi sfugge il nome ma che sta tra Junin y Corrientes...
...
Come quasi (praticamente) tutte le mattine, pure oggi, appena aperti gli occhi mi son detta, con atteggiamento deciso e un convincimento che per un attimo ci ho creduto davvero, insomma mi son detta: cascasse il mondo oggi non esco, non posso più uscire tutte le sere.
Ma ecco che, pian piano, Buenos Aires si sveglia, pian piano ti scivola addosso, e rientrando in casa dopo ore di straordinario al lavoro, un'amica ti guarda e ti dice: "dale, usciamo?"... e che ci vuoi fare? ovvio che usciamo... no?

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