lunedì 30 maggio 2011

25 maggio

Mercoledì 25 maggio è stato un giorno feriado qua in Argentina, 201 anni dalla nascita della Nazione. Il palco per i festeggiamenti in Plaza de Mayo era già in allestimento dal giorno precedente, qualche corteo sperso per le strade, tutta la città in un certo senso calma e che io vedevo festosa. Il sole autunnale scaldava e passeggiarci in mezzo dava allegria. Chissà se poi era vero, ma mi hanno raccontato che una tradizione porteña era di andare in questo giorno al caffè Tortoni a mangiare cioccolata e churros. E così abbiamo fatto. Sicuramente (se vera) questa è una tradizione un po' ceta visto che il caffè Tortoni è un posto un po' d'élite per gli standard argentini.
In ogni caso la tarda colazione al Tortoni è stata graditissima...
Presi dall'entusiasmo della giornata senza lavoro si punta ad un cinema, e ci si dirige verso l'Abasto un centro commerciale, di cui spesso mi avevano parlato ma che ancora non avevo visitato. Purtroppo la coda, ovviamente, era assai lunga e nessun film mi entusiasmava così tanto per affrontarla, c'era davvero un bel po' di gente e perdere il lindo dia cosi non era il massimo... che fare? cavalcando l'entusiasmo della giornata propongo una cena alternativa, e...: lasagne. Di fronte ad Abasto c'è un Coto ben grande, un supermercato di quelli a cui siamo abituati in Europa, in Italia almeno... e qua sbizzarrimento totale alla ricerca degli ingredienti. C'è tutto (quasi, non ho trovato il mascarpone per il dessert. Il tiramisù, quindi, nella prossima puntata) in questo posto, pure la pirofila che ancora non avevo (ora ne ho già due)...
Ritornati:
Inizio
Giovane aiutante mate....
Ragù
Serenità
Passaggi...


Dolcezze...


Al caldo

Il risultato finale


Nel frattempo, da questo giorno ho perso un cellulare... addio "mio" adorato numero argentino, sì Alfredo, ho perso la tua sim ma te l'ho già detto... e nonostante mi abbiano rubato un portafoglio, abbiano risposto al mio ex cell e non me l'abbiano restituito, abbiano tentato una rapina a un mio amico italiano, a una mia collega provato ad estorcerle averi, una amica aggredita da ragazze per soldi... continuo a sostenere e a ripetere che per me Baires non è una città pericolosa, solo da starci un po' all'occhio.
Sarà che mi muovo con argentini, sarà che non frequento luoghi pericolosi, sarà che mi segue la buena onda, io spero che continui così ma questa città fino ad ora di sicuro timore non fa.

mercoledì 18 maggio 2011

Benvenido!!

Non poteva mancare, ed ora è arrivato tra noi... Grazie, Anna!!
E adesso, si salvi chi può... Passerò ore a frullare qualunque cosa, preparando creme di verdure, frullati e dolci... :)
Ho già promesso in giro un po' di cheesecake, Alida sarà la prima cavia... Anche se la lemon-pie è l'esperimento che in questo momento mi stuzzica di più. Vediamo quanto ci vorrà perché questo blog, da un blog di "viaggio", ne diventi uno di cucina... :P
Ben arrivato, Gino!

Oggi sono esattamente sei mesi che vivo qua, il tempo è volato e la leggerezza mi accompagna. Sono felice. Ieri più volte mi ritrovavo a ringraziare me, il mondo, la vita, la città, le persone che incontro, che conosco, e mi ripetevo che ho davvero una vita bellissima e ricchissima.
Anche il lavoro mi dà soddisfazioni. 
Ieri entro in ufficio del capo a portare alcune stampe, quando sto per uscire mi ferma e mi dice che vuole parlarmi. Mi siedo. 
Praticamente mi dice che ha parlato con la moglie (architetta pure lei) e che stanno pensando di affidarmi la gestione di un intero cliente: il Banco Galicia.
Sì, purtroppo il mio lavoro è al servizio del capitalismo, ma in senso vero... progetto succursali di banche! Sono passata da bagni e rampe per disabili, un'architettura al servizio dei meno fortunati, ad un'architettura a favore solo di beni materiali. Pazienza... Vorrà dire che la mente per la prossima Banda del Buco sarò io visto che conosco tutte le piante/disposizioni, i luoghi dei bunker e interi circuiti di sicurezza ;)
Questa decisione ovviamente mi ha fatto molto felice e, non lo nego, ho provato un briciolo di orgoglio personale. Già la capa architetta, quando mi aveva chiamato nell'ufficio per discutere delle pratiche per avviare la richiesta di residenza argentina, si era congratulata, dicendomi che le piace molto come lavoro e che mi vede una arquitecta davvero capace.
Non posso dire altro che sono contenta!
...
Cambiando discorso: quest'anno Baires è la capitale mondiale del libro. In Plaza San Martin, dietro casa mia, hanno eretto un'installazione bellissima, una specie di Guggenheim di NY fatto di circa 30.000 libri: la Torre de Babel de libros.





Ieri sera ritornando a casa in taxi con Anna, dopo l'ultima pizza (per lei) nella mia pizzeria di fiducia, mi respiravo la città, la guardavo e chiara e palese è la sensazione che ho provato: sono innamorata di Buenos Aires... Davvero!
Rientrata in casa ritrovo Alida, con la salute quasi recuperate... racconto della serata, Anna era emozionata per la partenza della mattina, mi guardo attorno, vedo gli oggetti che ci sono vicino a me, quadri appoggiati al pavimento, scatola del frullatore come un pezzo d'arte contemporanea in mezzo al soggiorno, scarpe, tante, ovunque, appaiate, colori. Mi appare palese che questa casa sia un atelier, un working in progress. Un insieme di cose e di stimoli. Situazioni bizzarre che si creano, passaggi di persone e personaggi.
La mia casa mi piace, sa essere comoda e accogliente e giorno dopo giorno mi (e ci) rassomiglia sempre di più.

...
Varie cose di casa mia:



martedì 17 maggio 2011

Vera Vigevani Jarach

Oltre ad un grande entusiasmo ed una grande vitalità, Anna ha portato con sé anche un altro splendido regalo: Vera Jarach (leggete il link!).
Questa grandissima donna è una delle Madri de Plaza de Mayo, e purtroppo anche lei ha vissuto la terribile esperienza dei desaparecidos.
Arrivata in Argentina da piccola con tutta la famiglia per scappare alle leggi razziali che flagellavano l'Italia sotto la dittatura fascista, si ritrova dopo alcuni anni a vivere in un'altra dittatura la quale le portò via l'unica figlia all'età di 18 anni. Un dramma immenso.
Lo sguardo fiero e pieno di dignità di questa persona, disarma. La calma e la pacatezza nel parlare, il senso di speranza e di fiducia nei giovani, la grande forza nella lotta per i diritti umani e contro l'ottusità sono le caratteristiche che maggiormente spiccavano nelle lunghe due ore passate a chiacchierare nel suo soggiorno. Io, Anna e Alida sedute ad ascoltarla parlare, raccontare. Emozioni, senz'ombra di dubbio.
Presto andremo a vedere i luoghi simbolo di questo dolore nazionale, i luoghi dove i prigionieri venivano torturati e ammazzati. 
30.000 persone "sparite" nel nulla non è un numero da poco.
Ho colto l'occasione per raccontarle dello spettacolo teatrale di un amico sul tema dei desaparecidos, Vera ne è stata entusiasta. Nonostante avesi il CD dello spettacolo in borsa (non si sa mai) non c'è stata l'occasione di vederlo ma ci siamo accordate per incontrarsi un'altra sera per guardarlo. Poi si vedrà se si riuscirà a far conoscere un po' lo spettacolo tramite le associazioni che si occupano di questi temi. Mi piacerebbe!
Vera fin da subito si è, ovviamente, data anima e corpo per diffondere e far conoscere quello che è successo in Argentina in quei terribili anni. Spesso viaggia in Italia per incontrare giovani e studenti, in scuole e università. Ama i giovani, sono speranze per lei.
Questa esperienza umanamente mi ha dato molto, una vicinanza emotiva per comprendere più a fondo la storia di questo paese e l'essere umano.
Anna, Vera e faccia da pazza!




domenica 15 maggio 2011

Anna

Con la seconda tornata di ospiti argentini è arrivata una persona molto importante della mia vita, Anna.
Anna è la mia maestra delle elementari, arrivata da un viaggio in Chile per farmi visita, si fermerà in tutto una settimana. La gioia provata quando ho ricevuto la mail dove mi diceva che sarebbe arrivata è indescrivibile, non mi pareva possibile poterla ospitare nella mia casa e portarla a farle conoscere la mia vita qua, i miei posti e le mie persone. 
Il legame profondo e intimo che mi unisce a lei si è conservato immutato in tutti questi anni, e il sentimento di affetto e di stima reciproca ci riscalda il cuore.
Quando si è così distanti da casa, la possibilità di incontrare gente della "vecchia" vita in quella "nuova" è un modo per riavvicinare parti ed aspetti di sé. E' anche un modo per celebrare la nascita di questo nuovo percorso di vita comprendendo che le persone davvero importanti per te sempre faranno parte del tuo presente anche quando questo si modifica radicalmente. Anna è sicuramente parte della lista di queste persone...
...
L'entusiasmo spumeggiante e coinvolgente di Anna si è fatto subito notare, prendendo sotto braccio le vite mia e di Alida. 
Il ricordo più divertente di noi tre va ad una cena in un ristorante di San Telmo, dove risa con lacrime agli occhi si spargevano per tutta la sala.
Poi assieme la scoperta del Barrio Chino che non conoscevo e il primo sushi del sudamerica. 
Domani la porterò in milonga ad ascoltare un po' di tango suonato dalla mia orchestra preferita, credo le piacerà... 
Giulia e Alida al ristorante ancora "decenti"


Al di là della parte turistica di questa visita, Anna si è presa l'amorevole impegno di coccolarci tantissimo, e decisamente male non fa.
In questo momento è di là in cucina a preparare manicaretti :P

lunedì 9 maggio 2011

I primi ospiti veri!

Questi giorni appena passati sono stati particolarmente felici... L'arrivo di Sara e Iñaki, amici d'Italia per intenderci, in viaggio per il Sud America e ora di passaggio a Baires.
Che emozione facce conosciute in terre argentine... :)
Sara
Iñaki
Flan casero y dulce de leche
Sara y Iñaki
A mangiar parrilla l'ultimo giorno
Prove di tango a San Telmo


domenica 8 maggio 2011

9 de Julio

Me encanta cruzar la 9 de Julio...
Ci passo spesso, a piedi o in autobus, sia in giorni di sole brillante e azzurro profondo, sia con pioggia e nubi grigie, ma la sensazione di vertigine è sempre la stessa. Una vertigine inebriante che mi assale quando improvviso lo spazio si dilata, e volgendo lo sguardo a sinistra e a destra ampia e diritta la strada si srotola tra i palazzi. 
La 9 de Julio mi fa sempre pensare alla canzone Italiani d'Argentina "abbiamo piste infinite  negli aeroporti d'Argentina"... questa avenida non è una pista d'aeroporto ma lo potrebbe essere e per me è pure infinita.
I palazzi che la costeggiano spingono verso l'alto, si elevano, ti fanno innalzare... sì, senso di vertigine bella.
Ci pensavo ieri sera tornando dal lavoro, con la pesantezza della stanchezza seduta sulle mie gambe, al senso di leggerezza che provo quando comincio ad attraversarla, ed istintivo è il trattenere il fiato per la suggestione che questo luogo vasto e vuoto e pieno e delimitato provoca.
E poi diritto nel mezzo si vede l'obelisco, che non è niente di speciale pero è LO obelisco, che fa tanto Baires, che fa tanto Capital Federal.
E poi sotto ci sono i parcheggi, con strade di entrata ed uscita che si intersecano con quelle di transito, e ci sono macchine e autobus e taxi e persone che passano, corrono e semafori che con uno solo per i pedoni mica ce la fai ad attraversala tutta la 9 de Julio.

Foto rubate in internet:






lunedì 2 maggio 2011

Il primo 1° maggio...

Domenica è stata la giornata mondiale de los trabajadores, e quindi ovviamente, non ho dovuto lavorare. Buenos Aires è una città che praticamente si ferma in questo giorno. Quasi nulla aperto, quasi nessuno in giro...
Una giornata tranquilla all'insegna dell'ozio, cominciata con una dolce colazione a letto con caffelatte caldo con pane e Nutella. Purtroppo il tempo non era dei migliori, il cielo era grigio, il vento freddo, pioggia a momenti... E' solo l'autunno che si fa più deciso nell'avanzare e io sono curiosissima di vedermi anche questa nuova stagione... Questo giorno era anche una giornata importante per la mia vita, un altro segno indelebile per considerazioni, opinioni e valutazioni... Ancora in pigiama e per nulla favorevole a che pensieri che non gradisco abitino i miei giorni, propongo un pranzo a cui non si è potuto dir di no... La cucina è sempre stata la mia grande e fedele amica. Amo perdermi tra ingredienti e miscugli e spezie e fantasia...
La mia cucina è ancora molto minimale con poche cose (indispensabili) ma con un gran carattere versatile e funzionale che mi mette di buon umore...
Scendo a comprare l'ingrediente che mi manca (il chino non chiude mai. Il chino è una certezza!) e si comincia a spignattare... 
Il risultato, nonostante tutto, è stato ottimo... :)




Ebbene sì, i miei primi gnocchi argentini... a dirla tutta, purtroppo, le patate non erano perfettissime per gli gnocchi ma ce l'abbiamo fatta ugualmente e, per la bella atmosfera che hanno creato, non credo tarderanno molto a ritornare sulla mia tavola... i prossimi saranno di zucca, quella che c'è già in frigo :)
...
Oggi saluterò un amico che se ne va. Questa cosa non mi piace per nulla... Yannick viveva con me nell'altra casa e da subito si era creata una bella sintonia e una profonda amicizia anche se non ci si conosceva da molto... Domani prenderà l'aereo e ritornerà in Europa... No, questa cosa non mi piace per nulla...