giovedì 24 marzo 2011

Cartelli...

...cose simpatiche che si trovano in giro per Buenos Aires (in Palermo Soho)...

Festa nazionale

Oggi 24 marzo è festa. Festa Nazionale. Feriado.
Non male un giorno franco inaspettato, infatti fino a domenica pareva che si facesse tutto un drittoal lavoro da mercoledì a domenica. Bene così, specialmente per il mio collo semi bloccato... anche se fa ancora decisamente caldino (meno la sera) devo stare attenta a non farmi fregare. Ormai siamo in autunno.
Ieri infatti a piovuto e tutto si è un po' rinfrescato. Il giorno antecedente c'erano nel pomeriggio 35/36°... un caldo ed un'afa incredibile.
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Festa nazionale per ricordare il colpo di stato del 1976 dove deposero la presidente Isabelita (moglie di Peron) e si instaurò al potere Jorge Rafael Videla.
Adesso vi copio da wikipedia un po' di cenni di storia argentina di questo periodo:
"Dal 1976 al 1983 le forze armate detennero il potere per mezzo di una giuntaautoincaricatasi del cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale; il governo militare represse l'opposizione, sia da parte dei gruppi di sinistra che dai peronisti, utilizzando metodi improntati all'illegalità dando inizio a quella che sarebbe passata alla storia come la Guerra Sporca: migliaia di dissidenti furono fatti scomparire, mentre il SIDE cooperò con la DINA ed altri servizi segreti sudamericani, e con la CIA in quella operazione che gli Stati Uniti avevano pianificato, organizzato e finanziato al fine di contribuire ad eliminare il pericolo dell'instaurazione di governi di sinistra in Sud America ed in America centrale; la cosiddetta Operazione Condor.
Nel periodo della dittatura 30.000 persone scomparvero creando il fenomeno dei desaparecidos: le persone venivano sequestrate od arrestate, portate in centri clandestini di detenzione, tra i quali la ESMA, l'Escuela Superior de Mecánica de la Armada, oggi tramutata in Museo de la Memoria, dove venivano torturate e, molto spesso, uccise; l'occultamento dei cadaveri avveniva anche in mare, con i voli della morte, ossia il trasporto delle vittime, spesso ancora vive, a bordo degli Hercules dell'esercito argentino e fatte precipitare nell'oceano o nel Rio de la Plata; esiste un rapporto della commissione nazionale sulla scomparsa di persone in Argentina, il Nunca más, dove in un aberrante tunnel dell'orrore hanno sfilato le testimonianze di chi è sopravvissuto. Molti dei capi militari che presero parte alla Guerra Sporca vennero addestrati nella School of the Americas finanziata dagli USA, tra i quali i dittatori argentini Leopoldo Galtieri ed Roberto Eduardo Viola. Problemi economici, accuse di corruzione, la condanna dell'opinione pubblica nei confronti degli abusi dei diritti umani e, infine, la sconfitta del 1982 inflitta dai britannici nella Guerra delle Falkland, screditarono il regime militare argentino portando alla fine della dittatura."

lunedì 21 marzo 2011

Otoño

Oggi è il primo giorno d'autunno... Incredibile, 21 marzo ed è autunno... jajajaja
Io sono ancora in canottierina, sandali e quando cammino, se posso, sto al lato dell'ombra. Nulla a che vedere con il settembre italiano, quando cominciano le scuole e un golfino o una felpa la mamma te lo fa mettere, con ragione poi...
Il cielo in questi giorni è sempre di quel bellissimo azzurro terso, quello che mi incanta e che non posso fare a meno di riempirmi gli occhi. La luce è un po' differente, ovvio, la terra prosegue la sua orbita e lentamente cammina verso una nuova stagione.
Oramai sono 4 mesi che sto qua, me ne sono ricordata quasi per caso... non lo conto più il tempo che passa.
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Ah, ho ricevuto l'immenso onore di far parte del blog L'Argentina - una soluzione sudamericana ai problemi degli italiani. Mai un nome di un blog è stato più azzeccato!!

lunedì 14 marzo 2011

Ho un lavoro!!

...ed è arrivato giusto, proprio come se fosse un regalo di compleanno...
Mercoledì ho lasciato il mio CV_cameriera in vari locali di Palermo Soho e al Budabar mi dicono: "bene, puoi venire per una prova già domani...?"
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E che volete che risponda, ovvio che sì... solo che il giorno di prova ha incluso anche il venerdì, il sabato e la Domenica.
Mannaggia, per il mio primo compleanno argentino avevo in mente una cosa diversa, invece l'improvviso arrivo di questo lavoro si è portato via la mia festa, che però era organizzata per metà, ma non importa, molto meglio così...
Erano già due settimane o anche più che se ne parlava, festa di compleanno a base di Spritz, questo sconosciuto. Trago italiano alla festa della Tana. Claro!!
Il Campari l'ho trovato, l'Aperol (quello che piace a me) invece non si trova... non si trova proprio... bandito, estradato, frontiere e dogane bloccate, vietato l'ingresso... che avrà mai combinato 'sto cavolo di Aperol??
Dopo un po' che lo cercavo, chiedo pure "come regalo" una spedizione urgente dall'Italia. Una bottiglia, solo una, per la festeggiata... Il mio caro amico Sam si prodiga pure alla ricerca di un corriere che mi possa far recapitare a breve la cosa oltreoceano... ma niente. Anche il corriere emette una sentenza categorica: l'Aperol non può entrare!
Unica alternativa è il contrabbando. A questo punto mi arrendo...
mmmmmmmmh, che bbono lo spritz al Campari!! ;)
Solo che lavorando dal mercoledì alla Domenica sarà difficile trovare il giorno in cui la gente, che normalmente non lavora i weekend, potrà assaggiare il mio spritz. Ma ce la farò...
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Adesso ho un lavoro (con, pare, la possibilità di un contratto in bianco e quindi possibile regolarizzazione della condizione immigrata) che mi fa sentire ancora un altro po' dentro questo paese.
Il passo successivo sarà la ricerca di una collaborazione gratuita (e qua mi prendo una sequela di boluda dagli amici argentini) in qualche studio di architettura nei giorni franchi che mi restano. Questo allo scopo di fare esperienza da inserire nel CV_arch e di apprendere un po' di vocabolario tecnico. Ovviamente a partire di Aprile ;)


Nel frattempo l'aria si sta rinfrescando e passo dopo passo si avvicina l'autunno. Di giorno si sta ancora bene, solo la mattina e la sera rinfresca un po'.
Sono molto curiosa di vedere come sarà l'autunno e come la città cambierà.

venerdì 11 marzo 2011

31, evviva me!

Oggi saluto un nuovo numero...
lascio un rotondo ed intenso 30, abbraccio un ben augurante 31.
Evviva!!


Un bacio a tutti!

mercoledì 9 marzo 2011

Parole su Baires #6

La maggior parte dei semafori negli incroci è posizionata diversamente da come siamo abituati in Europa. 
Di solito il semaforo sta sopra (più o meno) la linea di stop e la macchina ci si ferma quasi sotto, no? A Baires (e non solo), spesso, i semafori stanno nel lato opposto dell'incrocio. Questo significa che se arrivi a fermartici sotto hai già fatto tutto l'incrocio passando con il rosso. Sembra una stupidata, ma non lo è, specialmente perché se hai imparato a guidare in Europa hai il meccanismo incorporato che ti porta a fermarti a ridosso del rosso ;)
Poi, le corsie: esistono ma sono solo linee dai significati vari... la gente si incolonna, questo sì, spesso abbastanza bene... però se tu sai che devi svoltare a destra, "non è necessario" che tu vada ad occupare la corsia più a destra. O meglio, sarebbe più conveniente e sono pure certa che venga insegnata così a scuola guida... però... non è indispensabile. Puoi benissimo metterti dove vuoi e girare dove vuoi :)
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I pedoni di Buenos Aires (e non solo) non hanno diritti. Tu puoi essere sulle strisce e con il semaforo verde ma questo non conta niente. Le macchine passano e tu ti fermi, e tu le eviti... vedi macchine che chiudono moooooltissimo la curva per poter passare prima e davanti a te che stai attraversando. O il contrario, allargano allargano (invadendo pure altre corsie di svolta) tutto per non aspettare che il pedone passi.
Così come l'utilizzo del clacson. Scatta il verde e uno in 5° o 6° posizione sta già suonando perché non ci si muove. 
Però Baires è anche questa. Basta saperlo e tutto si sistema. Sai che devi sempre controllare se puoi passare e che se qualcuno suona non è sempre perché c'è qualcosa di importante che non va.
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Poi ci sono i marciapiedi. Quelli che io chiamo marciapiedi-videogiochi... sono talmente rotti, sconnessi e vari che spesso mi pare di essere in un videogioco, tipo SuperMario, e mi diverto a saltare di mattonella in mattonella con caratteristiche simili, oppure sulle mattonelle sconnesse, immaginando sempre livelli differenti.
Complice è pure la difficoltà di livello "evita la goccia". Già, spesso (spesso!) vedi del bagnato per terra e già sai che lì sta gocciolando il condizionatore appeso sopra.
Tutti i condizionatori di Baires gocciolano e Baires ne ha tanti di condizionatori appesi a finestre e balconi... la "bravura" sta nell'evitare la goccia (se ne hai voglia, sennò te ne freghi) e nell'evitare di scontrarti con tutte quelle persone che, da un momento all'altro cambiano rotta per evitare la goccia! Io mi diverto, sì con poco!!
Oppure, per i più accorti, ai lati delle strade o negli angoli delle vetrine vedi bottiglie o contenitori di plastica utilizzati proprio per raccogliere l'acqua dei condizionatori. Ma questo si fa di solito solo per il piano a terra.

giovedì 3 marzo 2011

Mar del Plata y Bosque

Ultima tappa del nostro viaggio. 
Direzione Mar del Plata, quasi 20 ore di micro, che però a forza dell'abitudine non pesano praticamente nulla... 
I paesaggi incontrati lungo questa trasferta sono stupendi. Alcuni dicono che siano chilometri di nulla e nulla, io invece li trovavo assai belli... con una varietà di colori che mi incantava!!
E poi i cieli dell'Argentina. Dio, che cieli che ha. Colori, azzurri, striature, campiture terse e spazio, e aria, e vastità...





Una volta arrivati alla terminale ci dirigiamo verso la fermata dell'autobus 511 come Francesca ci aveva detto. I biglietti per l'autobus a Mar del Plata, come ovunque qua, si comprano a bordo, però solo con tessera magnetica prepagata, quindi niente monete e monetine... ma, dirlo prima no? Il primo 511 quindi lo abbiamo perso e via alla ricerca del chiosco in cui caricare/comprare la tessera.
Risolta la parte pratica della questione partiamo in direzione del faro... ad attenderci ci saranno Francesca e Pablo, due amici (lei italiana lui argentino) che come Maytilli mai avevo incontrato prima, solo scambi di email e chiacchierate via skype. E nuovamente fu un incontro con bellissime persone.
Loro abitano nel Bosque, un luogo tranquillo a 40 minuti da Mar del Plata...
Qui ci fermeremo tre notti, passando le giornate in spiaggia tra onde e sole e vento...







martedì 1 marzo 2011

Mendoza y Valle Grande

Dopo tre notti passate a Mina Clavero si parte con altro micro alla volta di Mendoza.
Lì ad attenderci ci sarà Maytilli, amica di un amico, mai vista prima ma conosciuta solo via telefono e chat. Indubbiamente un bell'incontro e la conferma che nella mia strada mi sto incrociando con belle persone. Pure la chiacchierata in italiano ci voleva, è piacevole sentire i pensieri che se ne escono senza impacci di grammatica e carenza lessicale...
Come sempre abbiamo viaggiato la notte e le prime ore dall'arrivo sono state dedicate alla ricerca di un posto dove passare la notte. L'alberghetto che abbiamo trovato stava bene per le nostre esigenze. Ci propongono un piccolo tour che, perché no, decidiamo di fare.
Alle 14 siamo giù nella hall ad aspettare che ci vengano a prendere per andare a vedere alcune aziende vinicole, con tanto di degustazione di vini. I vini di Mendoza sono assai famosi, pare che il terreno proprio della provincia di Mendoza favorisca la crescita di vigneti di ottima qualità.









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L'indomani salutiamo Mendoza Capitale per raggiungere una meta che sappia di montagna. Ci consigliano San Rafael, che raggiungiamo in circa tre ore. Arrivati lì ci rendiamo conto che San Rafael è comunque una cittadina e quindi, passata meno di un'ora siamo già nuovamente in un collettivo di linea che, in 40 minuti ci porterà a Valle Grande in un camping in mezzo al niente. L'idea era quella di visitare il Cañon del Atuel, solo che il rio era chiuso e quindi non molto da visitare. Poca importanza...
Il camping Del Carmen sorge lungo l'unica strada che porta al Cañon da San Rafael, la ruta 173. Immaginate un strada costeggiata nel lato destro da una montagna, alla sua sinistra il camping, poi il rio Atuel e poi nuovamente una montagna. Noi nel mezzo!!
Il camping non noleggia tende ma delle mini cabaña, di muratura fino un 1m di altezza e tetto spiovente di legno, tipo 3x3 con solo un letto matrimoniale. Comparata alla tenda pareva una reggia :)
L'acqua del rio è gelida, ma solo per 10 secondi, poi diventa piacevolissima. A differenza di Mina Clavero in questo rio si può nuotare, non ovunque ma in alcuni punti l'acqua è sufficientemente alta per sguazzare un po'!
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La sera scoprirò il Chivito (piccola capra) quindi credo sia agnello ;)
Talmente buono che in due mangiamo tre porzioni con un ottimo vino di Mendoza...
Ce ne ritorniamo super contenti in campeggio, camminando per la strada non illuminata tra le montagne... solo che la luna è così bella e così piena che tutto brilla e tutto si può vedere...